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venerdì 29 marzo 2019

Da fascisti a liberal

Molte persone (giornalisti, politici, attori, eccetera) che aderivano all'ideologia fascista sono passate all'imperante mentalità liberal. Non c'è da meravigliarsi di una mutazione del genere, infatti il fascismo e il progressismo sono due facce della stessa medaglia: il materialismo.

Non nego che Mussolini abbia fatto delle cose buone (conciliazione con la Chiesa Cattolica, bonifica delle paludi pontine, infrastrutture, incentivi per le nascite, lotta alla mafia, ecc.), tuttavia la sua ideologia era viziata da un'odiosa statolatria di stampo pagano e materialista. I gravi errori che commise, derivano tutti da questa fonte avvelenata. Se avesse ascoltato gli ammaestramenti del grande Papa Pio XI, contenuti nella coraggiosa enciclica "Non abbiamo bisogno", non avrebbe trascinato l'Italia nel baratro.

Bisogna capire che è necessario mettere Dio al primo posto nella vita, altrimenti si cade nell'idolatria. Quei fascisti che sono diventati liberal, non hanno fatto altro che passare da un idolo all'altro. Prima idolatravano certe cose, poi sono passati ad idolatrarne altre, ma sempre di idolatria si tratta. Ci sono alcuni che da giovani inneggiavano al Duce, mentre poi sono diventati paladini dei "diritti" delle coppie di fatto, dei gay pride, del divorzio, dell'aborto, ecc.

È sempre così, quando non si rispetta la Legge di Dio, si sprofonda da un abisso all'altro.